Passa ai contenuti principali

Duplice tentato omicidio per contese ereditarie: una condanna definitiva che interpella la coscienza giuridica

L’invidia ereditaria: la tragedia di Calanna e il caso Barillà

Opera di autore anonimo rinascimentale, ispirata agli studi anatomici e simbolici dell’epoca leonardesca.
La figura scheletrica trascina anime deformate dalla brama e dalla collera. L’invidia si fa corsa verso la rovina, e il prezzo lo paga chi è più vicino


Introduzione

Il 15 aprile 2025 la Gazzetta del Sud ha dato notizia della condanna definitiva di Francesco Barillà, autore del duplice omicidio di Giuseppe Cotroneo e Francesca Musolino, avvenuto nelle campagne di Calanna. Un caso che non solo ha segnato la cronaca giudiziaria calabrese, ma che squarcia il velo su una delle dinamiche più laceranti della realtà familiare meridionale: le liti per l’eredità.

Un dolore che conosco

Questo articolo mi tocca profondamente, perché rievoca una ferita personale che porto nel cuore. Un mio carissimo amico, all’età di 23 anni, è stato vittima della collera dello zio per una vicenda identica: una divisione ereditaria. Cinque colpi di pistola, esplosi da un’arma regolarmente detenuta, lo hanno reso paraplegico. È sopravvissuto, ma la sua vita — e quella della sua famiglia — è cambiata per sempre.

Il caso Barillà: oltre la cronaca nera

Nel caso Barillà, il conflitto familiare ha trovato uno sbocco tragico nella violenza. La sentenza definitiva afferma la responsabilità dell’imputato e chiude formalmente una vicenda giudiziaria dolorosa, ma non chiude il dibattito sul contesto che l’ha generata. Le proprietà, i terreni, gli affetti spezzati: quanto spesso l’avidità si traveste da “giustizia familiare”? Quanto spesso il diritto successorio diventa il campo di battaglia di traumi irrisolti, gelosie, rancori antichi?

Le armi della legge contro l’odio privato

Questo caso ci impone una riflessione: la legge deve prevenire, non solo sanzionare. Occorre una cultura del confronto assistito, della mediazione familiare, della gestione pacifica del conflitto ereditario. Le famiglie hanno bisogno di strumenti, non solo di sentenze; di educazione affettiva e legale, non solo di processi.

Giustizia e responsabilità sociale

La condanna di Francesco Barillà riafferma il principio che nessun torto subito — vero o presunto — giustifica la violenza. Ma ci chiama anche a interrogarci sul vuoto culturale e relazionale che consente a certe dinamiche di degenerare nel sangue. Come giuristi, educatori, cittadini, abbiamo il dovere di riempire quel vuoto.

Riferimenti normativi

  • Art. 575 c.p. – Omicidio

  • Art. 577 c.p. – Circostanze aggravanti (parentela)

  • Art. 582 c.p. – Lesioni personali

  • Art. 42 Cost. – Tutela del diritto di proprietà

  • Art. 2 Cost. – Diritti inviolabili dell’uomo e solidarietà familiare

Leggi anche

 

Commenti

Analisi più Letti

Confisca per equivalente Sezioni Unite: confisca diretta solo con prova del nesso causale

‘Ndrangheta Stragista: la Cassazione annulla le condanne all’ergastolo per Graviano e Filippone e dispone un nuovo processo d’appello

Rescissione del giudicato: la tutela del diritto di difesa secondo la Corte d'Appello di Reggio Calabria