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Lo Stato in allerta: leggere tra le righe della paura. Cosa raccontano i 39 articoli del DL Sicurezza 2025

DL Sicurezza 2025: radiografia di uno Stato in trincea Decreto-legge 11 aprile 2025, n. 48 Capo I Disposizioni per la prevenzione e il contrasto del terrorismo e della criminalità organizzata, nonché in materia di beni sequestrati e confiscati e di controlli di polizia Analisi dell’Articolo 1 Articolo 1 – Introduzione dell'articolo 270-quinquies.3 e modifica all'articolo 435 del codice penale Contenuto normativo L’articolo 1 introduce nel codice penale l’articolo 270-quinquies.3 e modifica l’articolo 435. Entrambi riguardano reati legati al terrorismo e alla sicurezza pubblica. Il nuovo   art. 270-quinquies.3   verosimilmente punisce atti preparatori e condotte prodromiche all’esecuzione di atti terroristici. Non si tratta solo di chi compie l’atto, ma anche di chi si forma, si addestra o partecipa a reti che possano sfociare in terrorismo. L’art.   435 c.p. , invece, viene aggiornato per estendere la punibilità in tema di esplosivi, rendendo più facile colpire condotte p...

Sovraffollamento carcerario: la CEDU condanna l’Italia nel caso Torreggiani (sentenza n. 43517/09)​

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Torreggiani c. Italia: la svolta della Corte EDU sulle condizioni carcerarie

CEDU - Sovraffollamento carcerario
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, garante della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, protagonista della storica sentenza Torreggiani contro l’Italia sul sovraffollamento carcerario.

Introduzione

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha emesso una sentenza storica nel caso Torreggiani e altri c. Italia, condannando il nostro Paese per le condizioni inumane nelle carceri. Questa decisione ha segnato un punto di svolta nella tutela dei diritti dei detenuti, diventando una pietra miliare nella giurisprudenza della CEDU in materia di esecuzione penale.

Il caso

Sette detenuti, reclusi nelle carceri di Busto Arsizio e Piacenza, hanno presentato ricorso alla CEDU lamentando condizioni di detenzione degradanti, tra cui:

  • Celle sovraffollate con meno di 4 metri quadrati di spazio personale.
  • Mancanza di acqua calda.
  • Ventilazione insufficiente.

La decisione della Corte EDU

La Corte ha riconosciuto la violazione dell’art. 3 della Convenzione, sottolineando che la detenzione in condizioni disumane costituisce un trattamento inaccettabile. La sentenza è stata qualificata come "pilota", imponendo all’Italia l’obbligo di adottare misure strutturali per migliorare le condizioni carcerarie.

In particolare, la Corte ha evidenziato l’inadeguatezza dei rimedi giurisdizionali interni allora esistenti, ritenendo inefficaci i mezzi previsti dall’ordinamento italiano per porre rimedio in modo rapido e concreto alle violazioni.

Implicazioni giuridiche

  • Riforme legislative: L’Italia ha introdotto il rimedio risarcitorio ex art. 35-ter dell’ordinamento penitenziario, che consente ai detenuti di ottenere compensazioni o riduzioni di pena per condizioni detentive inumane.
  • Giurisprudenza nazionale: La sentenza ha influenzato le decisioni dei tribunali italiani, che in diversi casi hanno riconosciuto il diritto al risarcimento per detenzione in condizioni degradanti.
  • Monitoraggio europeo: L’Italia è stata sottoposta a un controllo da parte del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa per la verifica dell’attuazione delle misure correttive.

Prospettive future

Il caso Torreggiani ha avuto un impatto duraturo, contribuendo a una maggiore consapevolezza dei diritti dei detenuti e alla promozione di un sistema penitenziario più umano. Tuttavia, restano aperte numerose criticità, come il sovraffollamento strutturale e l’assenza di un piano organico nazionale per la detenzione dignitosa.

Conclusione

La sentenza Torreggiani rappresenta un momento cruciale nella lotta per i diritti dei detenuti in Italia. Ha evidenziato la necessità di garantire condizioni di detenzione compatibili con la dignità umana e ha spinto il legislatore italiano ad adottare riforme strutturali.

Riferimenti normativi

  • CEDU, art. 3 – Proibizione della tortura e dei trattamenti inumani o degradanti
  • Ordinamento penitenziario, art. 35-ter – Rimedi risarcitori e compensativi
  • Sentenza CEDU, Torreggiani e altri c. Italia, 8 gennaio 2013

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