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Cassazione Sentenza n. 412/2025. Competenza del G.i.p. distrettuale e misure cautelari: ordinanza rimessa alle Sezioni Unite

. Competenza funzionale del G.i.p. distrettuale e provvedimenti cautelari: la Cassazione rimette alle Sezioni Unite "Un giudice in toga, con espressione perplessa e la mano sulla fronte, riflette sul quesito giuridico “Qual è la competenza del GIP distrettuale?" Con l’ ordinanza n. 412 del 14 marzo 2025 (R.G.N. 2878/2025), la Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione ha affrontato un nodo interpretativo delicato e fortemente divisivo nella giurisprudenza di legittimità, giungendo a rimettere la questione alle Sezioni Unite. È possibile scaricare e leggere integralmente l’ordinanza in formato PDF (con nome dell’imputato oscurato) cliccando qui: Cass. Pen., Sez. II, ord. n. 412/2025 (PDF) I fatti processuali L’ordinanza del G.i.p. di Catania dell’8 novembre 2024 disponeva la custodia cautelare in carcere per [nome oscurato] , indiziato di due tentate estorsioni aggravate dal metodo mafioso . In sede di riesame: è stata annullata la misura per il...

Codice Procedura Penale art. 606. Motivi di legittimità del ricorso in Cassazione. Quando è davvero ammissibile un ricorso in Cassazione penale? Una riflessione su legalità e infondatezza

. Motivi di Ricorso in Cassazione Penale: Legittimità, Infondatezza e Confini del Sindacato di Legittimità Simboli della giustizia e del diritto penale italiano: il Codice aperto, la bilancia e il martello del giudice richiamano l’art. 606 c.p.p., fulcro del giudizio di legittimità davanti alla Corte di Cassazione. La Corte di Cassazione rappresenta l’organo di vertice del sistema giudiziario penale italiano. La sua funzione principale non è quella di riesaminare i fatti o di sostituire la propria valutazione a quella dei giudici di merito, bensì di garantire il rispetto del diritto oggettivo, l’uniformità interpretativa e la legalità del processo. L’art. 606 del codice di procedura penale delimita con precisione i motivi che possono fondare un ricorso in Cassazione. Tuttavia, la prassi giudiziaria ha mostrato come, talvolta, tali motivi vengano piegati per finalità non coerenti con la ratio della norma. Due documenti recenti e autorevoli – la relazione del Procuratore Gene...

Legge Spazio 89/2025

. Legge Spazio: l’Italia vara la prima legge quadro sull’economia dello spazio – L. 89/2025 Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la nuova disciplina delle attività spaziali: autorizzazioni, responsabilità, assicurazioni e sviluppo industriale Con la Legge n. 89 del 2025, pubblicata sulla G.U. n. 144 del 24 giugno 2025, l’Italia compie un passo decisivo nel dotarsi di un sistema normativo organico per disciplinare le attività spaziali, colmando un vuoto normativo divenuto evidente con lo sviluppo accelerato della new space economy . La “Legge Spazio” si inserisce nel solco del diritto internazionale, recependo trattati fondamentali come l’ Outer Space Treaty , la Liability Convention e la Registration Convention , ma introduce anche una regolamentazione nazionale moderna, orientata alla sicurezza , alla sostenibilità e alla competitività del settore . Ambito di applicazione e principi Principio di territorialità: applicazione alle attività spaziali sul territorio italiano e ...

Errori Giudiziari

. Quando la giustizia sbaglia: volti e numeri dell’errore giudiziario Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti durante la loro esecuzione sulla sedia elettrica. I volti contratti, le cinture serrate e l’atmosfera cupa esprimono la tragedia di uno dei più celebri errori giudiziari del Novecento. Michele Padovano, Beniamino Zuncheddu, Angelo Massaro, Giuseppe Gulotta, Enzo Tortora, Sacco e Vanzetti. Sono nomi diversi, lontani nel tempo e nello spazio, ma uniti da un filo tragico: essere stati accusati ingiustamente, processati, condannati. E poi… assolti. Ma a quale prezzo? Una ferita aperta nel cuore dello Stato di diritto L’errore giudiziario rappresenta il fallimento più profondo per ogni ordinamento democratico: condannare un innocente significa negare il diritto, tradire la verità, calpestare la dignità. Ma soprattutto, significa che qualcuno, da qualche parte nel sistema – investigativo, giudiziario, procedurale – ha sbagliato . Nel caso di Enzo Tortora, furono le dichiarazioni...

Cassazione Sentenza n. 10371/2022. L’inattendibilità delle dichiarazioni della persona offesa

. Quando il dubbio è ragionevole: la Cassazione richiama i limiti del giudizio indiziario nella responsabilità penale Cass., Sez. II pen., sent. n. 10371 del 2022 – Difensore: Avv. Guido Contestabile Con la sentenza n. 10371/2022, la Corte di Cassazione torna a riflettere su un punto nevralgico del processo penale: l’insufficienza della motivazione nei casi fondati su presunzioni e la necessità di un rigoroso accertamento logico-fattuale della responsabilità individuale. Il caso Pierpaolo Antonucci era stato condannato dalla Corte d’Appello di Roma per la partecipazione a una violenta aggressione ai danni di Enrico Aurili, sulla base della ricostruzione dei fatti da parte della persona offesa e di alcune immagini estratte da un impianto di videosorveglianza. Il giudice d'appello aveva ritenuto verosimile che Antonucci si fosse unito agli altri tre aggressori — travisati e armati di bastoni — e che avesse partecipato all'aggressione, anche se le immagini lo ritraevano, po...

Cassazione Sentenza n. 14199/2025. La bancarotta si giudica dal potere, non dal ruolo

. Bancarotta da operazioni dolose: non basta la carica se manca il potere Il martello del giudice e la statua della Giustizia: la Corte di Cassazione esige motivazioni fondate, non mere apparenze Cass. pen., Sez. V, sent. 10 aprile 2025, n. 14199 Introduzione Con la sentenza n. 14199/2025, la Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione torna a pronunciarsi sulla delicata questione della responsabilità per bancarotta da operazioni dolose in capo ai componenti dell’organo amministrativo formalmente investiti di cariche, ma privi di deleghe gestorie. Il caso in esame riguarda una presidente del Consiglio di Amministrazione di una società fallita, priva di poteri esecutivi, condannata per avere contribuito, secondo l’accusa, al dissesto patrimoniale dell'ente attraverso un sistematico inadempimento degli obblighi tributari. Il fatto L'imputata, A.A., era stata condannata per bancarotta impropria da operazioni dolose (art. 223, co. 2, n. 2 L.F.), poiché ritenuta corresp...

Cassazione Sentenza n. 16073/2025. Quando il carcere è compatibile con la malattia. La Cassazione detta le condizioni

. Detenzione e salute: no al differimento pena se le cure sono assicurate in carcere Foto di Sailko,   CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons Introduzione Con la sentenza n. 16073 del 28 aprile 2025, la Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un detenuto affetto da patologie respiratorie, confermando il diniego del Tribunale di Sorveglianza di Ancona al differimento pena. La decisione ribadisce l’importanza della valutazione concreta della compatibilità tra il quadro clinico del condannato e il regime carcerario, anche alla luce della pericolosità sociale residua. La vicenda Il ricorrente, detenuto fino al 2027 per reato ostativo (art. 416-bis c.p.), aveva richiesto il differimento della pena, anche in regime di detenzione domiciliare, lamentando l’incompatibilità delle sue condizioni di salute con la permanenza in carcere. In particolare, lamentava la mancata possibilità di svolgere attività motoria prescritta dai medici e difficoltà respi...

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Corte Costituzionale Sentenza n. 40. La Corte dice no a chi ne ha davvero bisogno